, i-163: famiglie sparse in casolari dal tetto di paglia o riunite negli abituri
4-361: finita la quale abiurazióne, dal cardinale... riceverono d'assoluzione
-ónis (v. abiurare): il fr. abjuration è docum. fin dal
fr. abjuration è docum. fin dal 1492. cfr. isidoro, 5-26-20:
, cioè togli- tivo o levativo, dal togliere o levar via. l. salviati
, la qual non ebbero i greci dal genitivo appartata, i latini grammatici determinano
solo quando avrebbe bisogno d'appoggio (dal rimanere l'ablativo assoluto, solo da
, tra due virgole che lo dividano dal resto, del quale egli ha pur di
. ablàtivus (sottint. casus), dal part. pass, ablatus (da
per cosi dire, sarà il fatto dal punto g per il mezzo cerchio g e
a te. = voce dotta, dal lat. abnegare, usato nel lat.
. = voce letter., dal lat. abnegàtio -6nis * diniego, negazione'
-6nis * diniego, negazione'; introdotta dal linguaggio mistico. abnòrme, agg.
gomiti, oltre le ginocchia, fuori dal tuo corpo. 3. rifl
= voce letter. e giurid., dal lat. abolère (forma tarda rispetto
senso giuridico. si noti che il fr. abolir è docum. fin dal 1417
il fr. abolir è docum. fin dal 1417. abolitivo, agg.
protettore dei negri, quegli che fino dal 1791 perorò altamente contra l'infame tratta di
centesimo. = voce giurid., dal lat. abolitio -onis * amnistia, revoca
, revoca, abrogazione '. il fr. abolition è docum. nel 1413.
dagli antichi abolla. = dal lat. abolla (svetonio) * mantello
svetonio) * mantello ': deriv. dal gr. àjx (3oxf| per àvafjoxfj
in questo abominabil mondo. = dal lat. bibl. ed eccles. abominabllis
pur dunque chi vuole ad escluder cristo dal soggetto della perfetta contemplazione, in compagnia
di coprir la cavalla. = dal lat. bibl. ed eccles. abominatio
per una azione malonesta, sebbene applaudita dal volgare consenso. giordani, ii-13:
razza moritura. = voce dotta, dal lat. aborigìnes: nome proprio con
sempre il silenzio scienza stessa, salvoché dal suo fallo non gli venga tal e la
che escono ostilità. dal volgare, abonendo il mediocre, disdegnano le
e laido. bettinelli, i-132: dal qual [tedio] poi deriva, spesse
con maggior abborriboccaccio, ìii-7-32: era dal sol riverberata / la luce che
e brama che si vadano correggendo ma abborre dal furore di chi vorrebbe correggerli con rapine
ne la matrice. = dal lat. abortlo -gnis. abòrso,
l'abortivo, il quale è gittato dal ventre della madre sua. zanobi da strata
(abòrto terapeutico, se è procurato dal medico per proteggere la donna; abòrto
òvo, locuz. awerb. lat. dal più remoto principio (si dice
raccontare la storia della guerra di troia dal doppio uovo di leda. la quale
. di abracadabrare); cfr. fr. abracadabrant (docum. nel 1860)
= lat. scient. abramis, dal gr. dppaizf;, con cui
-snis: v. abraso. cfr. fr. abrasioni, come termine scient.
più duro). = cfr. fr. abrasif con impiego tecnico-scient. (sec
tedesco abreagieren (freud), dal lat. ab e ted. reagieren.
. = voce dotta creata dal rampoldi (1911), da abro.
molle '. l'agg. precatorius deriva dal fatto che i chicchi servivano per fare
contiene settantun articolo di leggi tutte abrogate dal tempo, tranne quella dell'articolo sesto,
articolo sesto, che esclude le femmine dal trono come inette alla guerra. moretti
vite americana introdotta in europa. = dal lat. labruscum 'frutto della vite selvatica
isidoro, ecc.), dal gr. àppóxovov. abscito (<
= voce dotta, lat. apsyctos, dal gr. óhpvxtog 'che non può
nessione, volta, cerchio ', dal gr. àijng -i8og, deriv.