penzolare, vinta dalla stanchezza o dal sonno. 7. rifl. cedere
..., non più retto dal fermaglio, le si abbandonava intorno al busto
abbandonano. marino, 295: occupata dal soverchio affanno / cade in angoscia e languida
dopo tanti indugi cui m'ero abbandonato fin dal principio del mio viaggio, ora m'
mio / in un'ora di là dal tempo. 10. rifl. disperdersi
chiabrera, 3-1-45: alcuna aita / dal cielo impetra ai desideri miei, /
bandon 1 potere, autorità '): dal fràncone * band, forma parallela di
un gatto, abbandonati da dio e dal prossimo, e non c'è altro da
ii-225: viverei in solitudine, lontano dal commercio degli uomini, e abbandonato in
dove oggi stanno gli abbandonati, sono dipinti dal medesimo certi poveri. abbandonatóre
nave o delle merci trasportate, fatta dal proprietario ad altri (dall'assicurato all'
sacchetti, 139-26: io era abbarbagliato già dal sonno. 3. intontire,
ed egli mieteva, con gli occhi abbarbagliati dal lampeggiare continuo della falce. idem,
: come quei rapaci notturni che abbarbagliati dal sole cozzano contro l'ostacolo e tramortiscono
ii-33: gli occhi erano ancora abbarbagliati dal sole e non distinguevano bene né insegna
avea affossato e steccato calese tutto intorno dal lato di teca, e simile abbacato
. abbassare un ordine: trasmetterlo (dal superiore all'inferiore). fu.
sforza per andare in alto, e dilungarsi dal centro, ma però con disugual virtù
grano abbastanza, e che il male venga dal non vendersene abbastanza per il consumo.
sufficienza, e che il male venga dal non vendersene a sufficienza pel consumo].
suo furore. idem, 19-37: svelse dal sasso i cardini sonanti, / ruppe
figur. far cadere, far precipitare (dal potere, dalla prosperità, dalla gloria
stupore lunare. idem, 14-421: dal giorno della fuga di donna elvira, sul
agghiacciate e s'abbatte in un agnello straziato dal dente del lupo. manzoni, pr
e a quell'impetuosa burrasca, che dal romano imperio s'era fatta sentire, crollavano
la ventaglia [= la visiera] dinanzi dal viso, e pregarlo per amore che
la quale si fa cadere il fieno dal fienile nel locale sottostante. =
era gonfia delle glandule stesse che pendono dal collo delle capre. una salacità ilare
in un momento, dalla minaccia e dal furore, all'abbattimento e alla quiete
le arti e tutte le scienze, e dal- l'arti cava tutto il sugo e
. d'annunzio, iv-1-946: giungeva dal lido e dagli scogli prossimi uno sciacquio
l'abbiccì della mediocrità. = dal nome delle tre prime lettere dell'alfabeto;
, 83: alcune nuvolette abbigliate scherzosamente dal sole. d'annunzio, v-1-396: l'
vano che si dia. = dal fr. habiller 4 mettere a punto,
abbigliata, pareva proprio una dea discesa dal cielo in terra. firenzuola, 429:
= voce dell'it. sett. derivata dal lat. bini * a due a
questi interessi] deviano sovente la umanità dal diritto cammino, abbindolandola con errori,
. linati, 8-56: abbiosciati dal vento, gli sterpi si torcevano a
. leopardi, ii-1130: bisogna guardarsi dal giudicare dell'ingegno... di un
il capo nella mota, gli scarponi affondati dal- l'ossa, erano abboccati dalla terra
un pacchetto che contiene quello che intenderete dal nostro dottore, se v'abboccherete con
fazio, i-8-25: [l'eufrate] dal mezzodì con arabia s'abbocca. carletti
) le aperture così ottenute dallo stomaco e dal digiuno: giustappone i loro labbri.
e fellone... tutto fu abbocconato dal popolo. d. bartoli, 40-i-215
una tovaglia. = forse dal lat. volgar. * advoliàre, fatto
docum. nel sec. xii: dal celtico * bodina, lat. mediev.
: il buon uomo proferisce il bene dal buono tesauro del suo cuore, e il
e il male uomo proferisce il male dal malo tesauro: imperò che per l'